Nel romanzo di Paulo Coelho, “L’alchimista”, si parla di Leggenda Personale e di Anima del Mondo.
Un giovane pastore ha sognato per due notti consecutive che troverà un tesoro accanto alle Piramidi d’Egitto.
Decide così di partire, vendendo tutte le sue pecore ed andando incontro all’ignoto.
Entra in questo modo nella sua Leggenda Personale, che lo porterà ad affrontare molte peripezie ma anche a trovare il suo particolare tesoro. Ad un certo punto fa la conoscenza di un vecchio saggio, e questo incontro sarà determinante nel decidere di partire.

Dal romanzo “L’alchimista” :
Il ragazzo non sapeva neppure cosa fosse la Leggenda Personale.
“È quello che hai sempre desiderato fare. Tutti, all’inizio della gioventù, sanno quale è la propria Leggenda Personale.
In quel periodo della vita tutto è chiaro, tutto è possibile, e gli uomini non hanno paura di sognare e di desiderare tutto quello che vorrebbero veder fare nella vita.
Ma poi, a mano a mano che il tempo passa, una misteriosa forza comincia a tentare di dimostrare come sia impossibile realizzare la Leggenda Personale.”
Le parole del vecchio non avevano molto senso per il ragazzo, che tuttavia voleva sapere quali fossero quelle forze misteriose : la figlia del commerciante sarebbe rimasta a bocca aperta.

“Sono le forze che sembrano negative, ma che in realtà ti insegnano a dimostrare la tua Leggenda Personale. Preparano il tuo spirito e la tua volontà. Perché esiste una grande verità su questo pianeta : chiunque tu sia o qualsiasi cosa tu faccia, quando desideri una cosa con volontà, è perché questo desiderio è nato nell’anima dell’Universo. Quella cosa rappresenta la tua missione sulla terra.”

“Anche se si tratta soltanto di viaggiare? O di sposare la figlia di un commerciante di tessuti?” “Oppure di cercare un tesoro. L’Anima del Mondo è alimentata dalla felicità degli uomini. O dall’infelicità, dall’invidia, dalla gelosia.
Realizzare la propria Leggenda Personale è il solo dovere degli uomini. Tutto è una sola cosa. E quando tu desideri qualcosa, tutto l’Universo cospira affinché tu realizzi il tuo desiderio.La Leggenda Personale corrisponde al dharma, la realizzazione del nostro vero compito sulla terra, voluto da Dio, il Principio Divino, l’Anima del Mondo, e le forze che sembra vogliano tenerci lontani dalla realizzazione della Leggenda Personale sono i blocchi karmici da cui possiamo farci fermare o che possiamo trascendere.
La malattia è spesso malattia dell’anima che non sa decidere se rimanere ancorata alle abitudini karmiche, che spesso non sono piacevoli ma più rassicuranti perché note, o, come il pastore de “L’alchimista”, entrare nell’ignoto inseguendo un sogno.
Quel sogno non è un sogno qualsiasi, ma corrisponde al ruolo che ognuno di noi dovrebbe coprire nell’universo secondo il progetto divino.
E, nonostante i timori, di quel sogno sentiamo l’attrazione. Comprendere la ragione della nostra presenza sulla terra ed entrare in contatto con il potenziale creativo di cui ognuno di noi dispone per realizzare il suo compito vuol dire essere più vicini a Dio.
Come diceva il maestro spirituale Osho Rajneesh, “la creatività ci avvicina a Dio, perché Dio è creazione”.
A volte la perdita di qualcosa che è per noi molto importante, può diventare stimolante attraverso il dolore.
Tempo fa una mia amica, insegnante di yoga, che aveva perso il marito in giovanissima età a causa di un incidente stradale, mi diceva che non avrebbe mai incontrato lo yoga se non avesse perduto il suo compagno. A distanza di quasi vent’anni, lo poteva dire con serenità.
Questo è un esempio di cammino dal karma al dharma, e di collaborazione con il progetto divino.
Le prove che dobbiamo affrontare nella vita non vengono per caso, nessuno ci vuole male. È che a volte è necessario lasciare qualcosa a cui teniamo molto prima di intraprendere la nostra vera strada.
Restare a livello del karma avrebbe significato per la mia amica cadere nella disperazione o cercare un partner sostitutivo per il timore di restare sola; abbracciare il dharma è stato incontrare lo yoga fino a diventare insegnante.

Astrologicamente il cammino dal karma al dharma è espresso dai nodi lunari, nodo sud e nodo nord.
I nodi lunari non sono entità fisiche, ma due punti nella traiettoria della Luna.
Dal momento che la Luna rappresenta l’anima incarnata, si può comprendere perché i suoi nodi abbiano a che fare con il destino dell’anima sulla terra.
In particolare nel nodo sud incontriamo le abitudini karmiche, e nel nodo nord il modo per trascenderle.
È tuttavia nell’equilibrio tra i due nodi lunari (che sono sempre opposti, ad esempio nodo sud in Ariete, nodo nord in Bilancia), che possiamo realizzare il dharma, più specificamente attraverso le modalità indicate dai quattro angoli della carta (ascendente e discendente, medio cielo e fondo cielo), e da quelle che io chiamo configurazioni di guarigione (aspetti armonici tra i pianeti).
Lungo questo percorso quasi mai facile, possono crearsi blocchi energetici e malattie.
Ad esempio il dharma, o, per usare un’espressione de “L’alchimista”, la Leggenda Personale, di chi ha il nodo nord in Leone o nel settore 5 (il settore 5 è in analogia con il segno del Leone) e quindi il nodo sud in Acquario o nel settore 11, si può riassumere con queste parole “condivisione della propria espressione creativa”.
Il nodo sud in Acquario (o settore 11) vuol dire un karma in cui si tende a rimandare l’espressione della propria creatività perché si teme di offendere il gruppo di appartenenza (che sia la famiglia o un gruppo sociale) attraverso l’azione individuale.
Il nodo nord in Leone (o settore 5), significa, al contrario, piena espressione di sé.
Le persone con questi nodi hanno spesso difficoltà con il terzo chakra (organi digestivi) e con il quinto chakra (gola, tiroide).
La funzione psichica del terzo chakra è infatti la consapevolezza del proprio posto nell’universo, mentre quella del quinto chakra è l’espressione della creatività nel sociale.
Le difficoltà che si incontrano nel passaggio dall’Acquario al Leone, e nel riequilibrio di queste due energie fino alla condivisione della propria creatività, si possono manifestare attraverso una malattia che va ad interessare gli organi che meglio esprimono il conflitto stesso.

In altri casi la malattia stessa può essere funzionale alla realizzazione del dharma.
Ad esempio, si può avere un handicap fisico per sviluppare l’umiltà di farsi curare o di chiedere aiuto, o un’eventuale paralisi ci può costringere ad impiegare il nostro tempo a studiare o a scrivere un libro. Nella prima ipotesi il dharma consiste nell’accettare di diventare umili, nella seconda nel prendere un impegno.
Avviene così una guarigione spirituale, anche se non è possibile quella fisica.
La guarigione spirituale permette comunque, anche in queste circostanze, di non sviluppare ulteriori malattie nel corpo fisico.
La lettura di un tema natale in chiave medica, da parte di un serio esperto del settore, rende possibile individuare i blocchi energetici, generatori di malattia, che si creano ogni qual volta l’anima, nella sua crescita spirituale, incontra ostacoli che giudica insormontabili.
Se non viene individuato il modo di superare l’impasse, l’anima si ammala nel corpo fisico, a livello di quegli organi che sono costituzionalmente più deboli o che sono energeticamente connessi al problema che si sta affrontando.

È possibile, attraverso una corretta lettura del tema, individuare i punti di forza su cui l’anima, e quindi la persona, può fare leva per crescere spiritualmente ed operare la sua guarigione; è nello stesso tempo possibile stabilire quali sono le terapie più adatte a quella persona perché la guarigione spirituale e quella fisica si compenetrino e si supportino vicendevolmente.

A volte una terapia non è risolutiva non perché il medico non sia bravo o il rimedio non adatto, ma perché quella persona farebbe meglio a curarsi con l’agopuntura, ad esempio, piuttosto che con l’omeopatia. Altre volte il rimedio non funziona perché l’anima deve entrare in maggiore contatto con il suo dharma.
Se un serio esperto del settore leggesse in chiave medica il tema natale di una donna che presenti forti valori Capricorno accompagnati da aspetti Luna-Saturno e soprattutto Nettuno- Saturno, potrebbe prevedere l’insorgere dell’osteoporosi dopo la menopausa e consigliare cure preventive.
Se si volesse curare questa persona a livello dell’anima, bisognerebbe lavorare su quello che il pianeta Saturno (il rapporto con il limite, la struttura e l’impegno; le ossa) rappresenta nel suo karma e su come trasformarlo affinché abbia una funzione positiva nell’attuazione del dharma. 
Concludendo, sono convinta, e tutto il mio lavoro di astrologa va in questa direzione, che non una visione materialistica della psiche, ma solo il riconoscimento che psiche e anima sono la stessa cosa, può operare guarigioni profonde e permanenti, perché la vera guarigione può essere soltanto spirituale.